Municipium
Descrizione
Il plauso dell'Amministrazione comunale a Jane Pearce che con il suo
centro di ricerca racconta il territorio di Sorano fuori dai confini
nazionali
A Ginevra pochi giorni fa si è parlato anche di Sorano grazie al centro
di ricerca Terre di Cerretino guidato dalla presidente Jane Pearce.
Il Consolato generale d'Italia a Ginevra in collaborazione con la Dante
Alighieri di Ginevra, organizza ogni anno la "Settimana della cucina
italiana nel mondo", una rassegna che si svolge in contemporanea in
molti centri in tutto il mondo, dedicata alla comunità italofona, con
conferenze e eventi, che nel 2024 ha avuto come tema "Dieta mediterranea
e cucina delle radici: salute e tradizione".
E tra gli ospiti, a parlare durante la tavola rotonda, c'era anche Jane
Pearce, e il suo centro di ricerca. E non solo: con lei sono stati
presenti un ristorante di San Giovanni delle Contee, che ha cucinato per
4 giorni in una residenza storica della città svizzera, e i prodotti
soranesi forniti dalla cooperativa di comunità della stessa frazione,
messi in vendita in un negozio popup.
Il Comune di Sorano ha patrocinato la trasferta, sostenendo il progetto
portato avanti dall'australiana Jane Pearce, che da tempo oramai ha
scelto di vivere nella frazione di Cerretino.
«Voglio ringraziare la signora Jane e tutto il suo staff per aver
portato in alto il nome di Sorano - dichiara il sindaco Ugo Lotti -: il
centro di ricerca Terre di Cerretino è un valore aggiunto per la nostra
comunità perché non solo promuove i prodotti locali e quindi le
aziende, ma lavora per tutelare e preservare le tradizioni culinarie e
alimentari della nostra terra. Tradizioni che di fatto sono un volano
per la ricettività: l'enogastronomia è un asset turistico in forte
crescita e da noi non mancano qualità e cultura in questo ambito,
ambito che può diventare anche un motivo per tanti giovani per rimanere
nel territorio natio».
La storia che ha portato Jane Pearce a Cerretino è affascinante:
australiana di nascita e cosmopolita per lavoro, operando come dirigente
per l'Onu, la presidente del centro di ricerca aveva scelto Sorano come
casa già molto tempo prima del suo trasferimento definitivo. «Quando
sono arrivata in Italia a 22 anni me ne sono innamorata - racconta -: ho
acquistato casa nella frazione di Sorano nel 1995, prima potevo venire
solo nei weekend e durante le feste, ma dopo la pensione mi sono
trasferita e sono diventata una cittadina soranese a tutti gli effetti.
L'idea del centro di ricerca nasce dalla mia passione per la storia e
per la cucina: ho seguito un corso di laurea in scienze della
gastronomia in Piemonte affiliato alla condotta Slow Food, che
rappresento qui a Sorano, e poi sono venuta qua e ho iniziato a cercare
di scoprire le storie alimentari di questa terra per valorizzare i
prodotti alimentari di una volta, prodotti sani, biologici. Nel Soranese
le tradizioni sono ancora forti: qui la vita ha ritmi sostenibili, in
tanti hanno il proprio orto, i propri animali e sulle tavole portano i
loro prodotti. La raccolta di storie che sto portando avanti presto
diventerà un libro: ci saranno le interviste alle donne di Sorano e le
loro ricette di famiglia. L'idea è quella non solo di raccontare il
passato ma anche di guardare al futuro, sostenendo i coltivatori locali,
le piccole aziende del territorio, per ampliare sempre più le tecniche
di coltivazione biologiche e dare valore ai prodotti locali».
centro di ricerca racconta il territorio di Sorano fuori dai confini
nazionali
A Ginevra pochi giorni fa si è parlato anche di Sorano grazie al centro
di ricerca Terre di Cerretino guidato dalla presidente Jane Pearce.
Il Consolato generale d'Italia a Ginevra in collaborazione con la Dante
Alighieri di Ginevra, organizza ogni anno la "Settimana della cucina
italiana nel mondo", una rassegna che si svolge in contemporanea in
molti centri in tutto il mondo, dedicata alla comunità italofona, con
conferenze e eventi, che nel 2024 ha avuto come tema "Dieta mediterranea
e cucina delle radici: salute e tradizione".
E tra gli ospiti, a parlare durante la tavola rotonda, c'era anche Jane
Pearce, e il suo centro di ricerca. E non solo: con lei sono stati
presenti un ristorante di San Giovanni delle Contee, che ha cucinato per
4 giorni in una residenza storica della città svizzera, e i prodotti
soranesi forniti dalla cooperativa di comunità della stessa frazione,
messi in vendita in un negozio popup.
Il Comune di Sorano ha patrocinato la trasferta, sostenendo il progetto
portato avanti dall'australiana Jane Pearce, che da tempo oramai ha
scelto di vivere nella frazione di Cerretino.
«Voglio ringraziare la signora Jane e tutto il suo staff per aver
portato in alto il nome di Sorano - dichiara il sindaco Ugo Lotti -: il
centro di ricerca Terre di Cerretino è un valore aggiunto per la nostra
comunità perché non solo promuove i prodotti locali e quindi le
aziende, ma lavora per tutelare e preservare le tradizioni culinarie e
alimentari della nostra terra. Tradizioni che di fatto sono un volano
per la ricettività: l'enogastronomia è un asset turistico in forte
crescita e da noi non mancano qualità e cultura in questo ambito,
ambito che può diventare anche un motivo per tanti giovani per rimanere
nel territorio natio».
La storia che ha portato Jane Pearce a Cerretino è affascinante:
australiana di nascita e cosmopolita per lavoro, operando come dirigente
per l'Onu, la presidente del centro di ricerca aveva scelto Sorano come
casa già molto tempo prima del suo trasferimento definitivo. «Quando
sono arrivata in Italia a 22 anni me ne sono innamorata - racconta -: ho
acquistato casa nella frazione di Sorano nel 1995, prima potevo venire
solo nei weekend e durante le feste, ma dopo la pensione mi sono
trasferita e sono diventata una cittadina soranese a tutti gli effetti.
L'idea del centro di ricerca nasce dalla mia passione per la storia e
per la cucina: ho seguito un corso di laurea in scienze della
gastronomia in Piemonte affiliato alla condotta Slow Food, che
rappresento qui a Sorano, e poi sono venuta qua e ho iniziato a cercare
di scoprire le storie alimentari di questa terra per valorizzare i
prodotti alimentari di una volta, prodotti sani, biologici. Nel Soranese
le tradizioni sono ancora forti: qui la vita ha ritmi sostenibili, in
tanti hanno il proprio orto, i propri animali e sulle tavole portano i
loro prodotti. La raccolta di storie che sto portando avanti presto
diventerà un libro: ci saranno le interviste alle donne di Sorano e le
loro ricette di famiglia. L'idea è quella non solo di raccontare il
passato ma anche di guardare al futuro, sostenendo i coltivatori locali,
le piccole aziende del territorio, per ampliare sempre più le tecniche
di coltivazione biologiche e dare valore ai prodotti locali».
Municipium
A cura di
Municipium
Contenuti correlati
Ultimo aggiornamento: 22 novembre 2024, 08:59